LA SPALLA DELLO SPORTIVO OVERHEAD
- fisioterapistaserr
- 3 lug
- Tempo di lettura: 2 min

La spalla dello sportivo overhead: quando il gesto atletico diventa un rischio
Chi pratica sport come pallavolo, tennis, nuoto o ginnastica artistica riconosce l’importanza di avere una spalla forte, mobile e reattiva. Questi sono gli sport definite “overhead”, si caratterizzano per movimenti ripetuti del braccio sopra la testa.
Tuttavia, proprio questi gesti, se eseguiti frequentemente e ad alta intensità, possono mettere a dura prova l’articolazione della spalla, esponendola a sovraccarichi e potenziali infortuni.
Cosa succede alla spalla in questi sport?
Durante l’attività, il braccio compie movimenti in elevazione, apertura e rotazione esterna,spesso contro resistenza (come nel servizio del tennis o nella schiacciata a pallavolo). Nel tempo, queste azioni possono provocare:
• Sfiancamento delle strutture anteriori della spalla;
• Rigidità della capsula posteriore, con successiva limitazione il movimento;
• Spostamento anteriore dell’omero (l’osso del braccio), che può irritare diverse strutture delicate.
Le strutture più coinvolte e le conseguenze
Le conseguenze di un sovraccarico si manifestano in diverse strutture della spalla, quali:
• Capo lungo del bicipite brachiale: tende a infiammarsi e, nei casi più gravi, può rompersi spontaneamente;
• Tendine del sottoscapolare: si indebolisce, riducendo la stabilità della spalla;
• Labbro glenoideo superiore (una sorta di "guarnizione" cartilaginea della spalla): può lesionarsi o staccarsi;
• Tendine del sovraspinato: può essere “pinzato” nei movimenti di lancio e lesionarsi, con lesioni da attrito;
• Nervo sovrascapolare: se compresso, può provocare la perdita di massa muscolare nella parte posteriore della spalla;
• Muscoli cervicali e scapolari: vanno in spasmo nel tentativo di compensare gli squilibri della spalla.
I primi sintomi e Il decorso
Spesso il dolore compare solo durante l’attività sportiva, ma con il tempo può manifestarsi anche nei movimenti quotidiani. Se trascurata e non trattata in tempo, la situazione può peggiorare fino a richiedere un intervento chirurgico.
Come intervenire (prima che sia troppo tardi)
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, è possibile evitare l’intervento con un trattamento conservativo ben strutturato. Gli obiettivi principali sono:
1. Allungare la capsula posteriore
Una capsula rigida limita e ostacola i movimenti e rende inefficaci anche gli altri esercizi.
2. Rinforzare i muscoli stabilizzatori
Si lavora sulla cuffia dei rotatori e sulla muscolatura scapolare, in modo specifico per il gesto atletico.
3. Decontratturare i muscoli cervicali e scapolari
Se presenti tensioni o compressioni nervose (come nella Thoracic Outlet Syndrome), si lavora su scaleni, piccolo pettorale e altri muscoli coinvolti.
4. Rieducazione globale
L’obiettivo è coinvolgere tutta la catena cinetica -ovvero tutto il corpo, non solo la spalla- in modo che le forze si distribuiscano meglio, evitando sovraccarichi.
Conclusione (suggerita) 🧭
Se pratichi uno sport “overhead” e avverti fastidi alla spalla, non sottovalutare i segnali: l’intervento tempestivo è la chiave per evitare complicazioni e tornare ad allenarsi in sicurezza con più facilità.
Un percorso mirato, personalizzato, costruito sulle tue esigenze, può fare la differenza tra un fastidio temporaneo e un infortunio serio che ti terrà lontano dal campo per più tempo.
Articolo di Kevin Serreli, redatto da Matteo Cabras (IG: @matteocabras.giornalista)




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