Capsulite adesiva e lutto: quando il corpo esprime lo stress emotivo
- fisioterapistaserr
- 31 ago
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La capsulite adesiva, nella sua forma idiopatica, può comparire improvvisamente. Nessuna causa apparente, nessun trauma e nessun sovraccarico. L’unico campanello d’allarme è solo un dolore lieve che, con il passare dei mesi cresce, persiste e limita progressivamente i movimenti del braccio, arrivando persino a diventare invalidante.
Tra i fattori predisponenti sono stati riscontrati disturbi tiroidei, diabete o problemi metabolici. Non sempre però, una condizione medica ne giustifica la comparsa. Nel mio approccio abituale al paziente con sintomatologia da capsulite idiopatica, c'è sempre l'indagine su situazioni di forte stress, come un lutto, avvenuto precedentemente all’insorgenza della sintomatologia. Non solo lutto come perdita di una persona cara. Il lutto infatti, inteso come perdita in senso stretto, può riguardare anche la fine di una relazione importante, un divorzio, un licenziamento o persino la morte di un animale domestico. Quindi qualsiasi evento che lascia un segno profondo nello stato emotivo del paziente.
Con mia grande sorpresa, ho potuto constatare che circa il 40% dei miei pazienti con capsulite, hanno visto il verificarsi nella propria vita uno degli eventi precedentemente elencati, quindi dal forte impatto emotivo. Al primo posto la perdita di una persona amata. Ma il dato più sorprendente, è stato riscontrato in molti di questi pazienti che non presentavano alcun fattore di rischio noto. Inoltre, rimanevano nella fascia di età più giovane rispetto a quella di riferimento della patologia, tra i 40 e i 60 anni con prevalenza nel sesso femminile.
A oggi però, non possiamo affermare con certezza che lo stress emotivo sia la causa scatenante della capsulite. Così come non possiamo affidarci a nessuna prova scientifica che colleghi direttamente il lutto alla comparsa della stessa. Tuttavia, l’alta incidenza di questo legame, spinge ad una dovuta riflessione.
Il mancato riconoscimento, o l’incompleta elaborazione di un forte dolore emotivo, potrebbe realmente modificare i nostri equilibri biochimici in modo profondo?
Per abitudine, consideriamo corpo e mente come entità distinte, non collegate. Le storie raccontate dai pazienti però, ci invitano a riconsiderare questa visione e renderla in un insieme unico. Il corpo, a volte, parla per noi e con noi.
Non esistono strategie certe per prevenire la capsulite idiopatica. Tuttavia prestare attenzione al proprio benessere emotivo potrebbe rivelarsi un prezioso alleato, o persino un fattore protettivo. Anche se la scienza non lo afferma in maniera esplicita.
Come disse un mio Maestro:
“A quelli che se ne fregano, non viene la capsulite”.
Articolo di Kevin Serreli, redatto da Matteo Cabras (IG: @matteocabras.giornalista)




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